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Vai alle sezioneBonus Export Digitale fino a 22.500 mila euro: come funziona e come richiederlo
Prolungata la scadenza delle domande per il Bonus Export Digitale, la nuova misura per le microimprese
Sono nuovamente disponibili le domande per il Bonus Export digitale, il progetto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale (MAECI) e dell’Agenzia ICE a sostegno delle Piccole e Medie Imprese italiane.
La misura - per cui è stato stanziato un budget di 30 milioni di euro - nasce per favorire la digitalizzazione delle microimprese italiane, coprendo i costi per l’acquisizione di prodotti e servizi digitali finalizzati alle attività di esportazione.
Le imprese possono presentare le richieste fino ad esaurimento fondi sul portale Invitalia PA Digitale.
Bonus Export 2022: chi può richiederlo
Il contributo istituito dalla Farnesina è rivolto alle microimprese manifatturiere operanti in Italia, che possono accedere al fondo singolarmente oppure costituite in forma di reti o consorzi.
Per richiedere il Bonus Export, quindi, l’impresa deve rispettare i seguenti requisiti:
- avere sede legale in Italia ed essere in attività, ovvero aver emesso fatture per prodotti commerciali, da almeno un anno;
- essere iscritta al Registro delle Imprese, ed essere in regola con la posizione contributiva e gli adempimenti fiscali;
- numero di dipendenti inferiore a 10;
- fatturato totale o bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro;
- codice ATECO primario C, ovvero compreso tra 10.00.00 e 33, cioè relativo a quelle che sono classificate come Attività Manifatturiere, un grande comparto che va dall’industria alimentare alla produzione tessile, passando per macchinari industriali e settore automotive;
- assenza di conflitti di interesse con le società fornitrici dei prodotti digitali, indicate in un apposito documento.
Se si intende richiedere il contributo in forma associata è necessario aderire alla costituzione in reti - per come disposto dal DL n. 83 del 22 giugno 2012 - oppure in consorzi, ai sensi degli articoli 2602 e 2612 e seguenti del Codice civile.
Bonus Export digitale: come funziona
Come specificato nella Delibera del 25 novembre 2021, che definiva ambito e modalità di accesso alla misura, l’erogazione di contributi è finalizzata a “sviluppare l’attività di esportazione e di internazionalizzazione delle microimprese manifatturiere mediante l’impiego delle soluzioni digitali per l’export”.
Il Bonus finanzia quindi tutte quelle attività che possono aiutare una piccola impresa ad aprire il proprio mercato tramite l’acquisizione di nuovi strumenti digitali. In particolare, il bando nasce per finanziare:
- sistemi e-commerce, siti e app verso l’estero e servizi accessori;
- sistemi e-commerce per l’automatizzazione della gestione degli articoli sul web;
- strategie di comunicazione e promozione del canale dedicato all’esportazione digitale, incluse attività di digital marketing e CMS;
- iscrizione o abbonamento a piattaforme SaaS per la gestione di visibilità e spese di content marketing;
- restyling di siti internet;
- consulenza e sviluppo negli ambiti HR e processi organizzativi finalizzati a una maggiore presenza sul mercato estero;
- upgrade dei sistemi hardware aziendali.
Sono invece escluse dal contributo le spese per imposte, tasse e oneri sociali, le spese legali e quelle relative alle attività ordinarie amministrative o commerciali dell’impresa, nonché gli eventuali costi inerenti registrazione e tutela della proprietà intellettuale.
Export Digitale: gli importi
Il contributo, concesso in regime de minimis, è erogato in un’unica soluzione a fronte della presentazione di rendicontazione delle spese sostenute presso le società fornitrici abilitate.
L’importo del Bonus Export Digitale varia in base alle spese sostenute per le operazioni di ammodernamento e sviluppo. Le imprese possono richiedere:
- 4.000 euro a fronte di spese non inferiori, al netto dell’IVA, a 5.000 euro - nel caso di microimprese singole;
- fino a 22.500 euro a fronte di spese non inferiori a 25.000 euro - per reti e consorzi di imprese.
Le richieste verranno esaminate da Invitalia secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande e nei limiti delle risorse disponibili. Inizialmente la scadenza era stata fissata per il 15 luglio 2022, ma è stata poi prorogata per disponibilità di fondi residui: è bene dunque procedere quanto prima con l’invio della propria domanda.
Come richiedere il Bonus Export 2022
Le domande per il Bonus Export Digitale devono essere presentate dal rappresentante legale del soggetto richiedente, e vanno inoltrate in modalità telematica attraverso il servizio PA Digitale di Invitalia.
Per presentare la domanda, è necessario essere in possesso di:
- SPID, Sistema Pubblico di Identità Digitale, necessario per accedere al servizio online;
- Firma digitale, richiesta per la firma dei documenti da caricare sul portale;
- Casella PEC attiva, da indicare nel modulo di richiesta di contributo.
Una volta eseguito l’accesso al portale PA Digitale tramite SPID, è possibile visualizzare tutte le misure presenti nel portale e selezionare il contributo richiesto. Nel modulo di richiesta vanno indicati i dati anagrafici della società e del referente, inclusa la casella di Posta Elettronica Certificata, nonché la tipologia di sostegno da richiedere.
Dopo averlo compilato online, è necessario scaricare il modulo: il documento deve essere infatti firmato usando la firma digitale indicata in fase di domanda, e caricato sul portale in formato P7M.
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